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Musk e il caso bitcoin e criptovalute

27 Maggio 2021
- Di
Viola
Categorie:
musk bitcoin criptovalute
Tempo di lettura: 2 minuti

MUSK BITCOIN CRIPTOVALUTE - Dopo aver raggiunti numeri da record a inizio anno, conseguenti ad un periodo di relativa stabilità, i bitcoin hanno avuto da febbraio in poi una brutale discesa. Il loro valore di giorno in giorno ha cominciato a crollare inesorabilmente. A complicare il tutto si sono inserite le decisione politiche di alcuni paese, come la Cina, che hanno vietato le transizioni in criptovalute. Ma i “tradimenti” sono arrivati anche da coloro che si sono sempre dichiarati a favore delle criptovalute. É questo il caso di Elon Musk. Il visionario americano se da un alto continua a dare monete digitali dall’altro Tesla ha posto fine ai pagamenti con bitcoin per l'acquisto dei suoi prodotti.

Musk come primo sostenitore di bitcoin e criptovalute

Elon Musk, il patron di Tesla e grande innovatore tecnologico della nostra era, è stato uno tra i primi a dare il proprio sostegno alle criptovalute. Suo infatti è stato il merito di aver portato i bitcoin al successo. Non appena ha riferito alle rispettive autorità di controllo della Borsa degli Stati Uniti d’America di aver investito 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin, la quotazione della cripto ha avuto un’impennata del circa 10%. Ma non solo, ha offerto il suo contributo identificando il bitcoin come metodo di pagamento accettato per acquistare nell’azienda di cui è CEO, Tesla.

La sua mossa non ha influito solo sul valore dei bitcoin, ma soprattutto nello smorzare lo scetticismo che ancora aleggiava nei confronti delle criptovalute in genere. Dal suo annuncio ad oggi sono aumentati notevolmente gli investimenti da parte dei più in criptovalute.

Musk, da sostenitore a concausa del crollo del valore dei bitcoin

Il CEO di Tesla, dopo il segnale forte di fiducia nei confronti delle criptovalute, ha affossato i bitcoin con le sue stesse mani. Infatti ha annunciato che Tesla non accetterà criptovalute per l’acquisto dei suoi prodotti. Musk ha spiegato tramite un tweet che ha preso questa decisione perché le attività di mining che generano bitcoin richiedono ancora troppa energia, in più energia generata da fonti fossili, che sono le più inquinanti. Il primo produttore di veicoli elettrici e sostenitore della sostenibilità ovviamente non può appoggiare qualcosa che va contro i suoi principi. Egli non è il primo a sostenere questo infatti anche Bill Gates, qualche mese fa, si era espresso sull'argomento.

Questa decisione per Musk però non ha significato un rifiuto completo nei confronti delle criptovalute, anzi il suo sostegno è ancora forte.

«La vera battaglia sarà tra monete tradizionali e cripto. Io supporto queste ultime».

Questo è quanto ha twittato recentemente in risposta a chi gli chiedeva se davvero aveva voltato le spalle alle criptovalute. Il suo appoggio a questa tecnologia è ancora molto forte e non aspetta altro che diventino più green per inserirle nuovamento tra i metodi di pagamento di una tesla.

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