Mondo di mangiare e investire: cosa li accomuna

MANGIARE INVESTIRE - Tutti noi conosciamo benissimo i modi di dire: “Dimmi come mangi e ti dirò chi se” oppure “Parla come mangi”. Mai ci avremmo immaginato di sentire questo detto associato al settore degli investimenti. Uno studio ha infatti dimostrato che c’è una correlazione tra il nostro modo di mangiare e di investire.

Molte sono le cose che influiscono sulla scelta dei nostri investimenti

Ogni persona è un individuo a se’ stante, con le proprie preferenze, i propri gusti e un personale modo di vedere le cose. Questa unicità la si rivede anche nel modo in cui ognuno di noi è portato ad investire. C’è chi si fida totalmente del proprio istinto, chi lascia tutto nelle mani di un professionista. Ma c’è anche colui a cui piace rischiare e sa che da questo ha molto più margine di guadagno, come c’è anche colui che preferisce avere meno profitti ma sapere che questi sono certi.

Per la maggior parte delle persone però il mondo degli investimenti è un vero e proprio terreno sconosciuto, difficile da capire, praticamente incomprensibile. Quello che si nota però è che la maggior parte degli esperti tende a paragonare il mondo del  mangiare alla filosofia nell'investire.

Mangiare e investire due mondi affini

Sono molti coloro che creano similitudini tra il mondo del mangiare e l’investire. Il punto focale in comune però riguarda la scelta e il buon utilizzo delle migliori materie prime. A spiegarlo molto bene sono lo chef stellato Giorgio Locatelli e la Prof.ssa Barbara Alemanni nel loro Podcast “Fornelli e Finanza”.

Locatelli: “In una gara di cucina se un concorrente non vuole rischiare arriva con un piatto di pasta. [...] Poi dipende anche con cosa me lo fai il piatto di pasta. Perchè se hai usato la materia prima scadente poi in cottura di freghi da solo. Un piatto di pasta fatta bene, essiccata bene, con un buon olio sopra è tutta un’altra cosa.”

Alemanni: “ Esatto in finanza consideriamo come materie prime le classi di investimento. Queste hanno rischi e rendimenti diversi, come gli ingredienti in cucina.”

Dimmi cosa mangi e ti dirò come investi

Adesso si è fatto un ulteriore passo in avanti nel connubio tra cibo e investimenti. Questo grazie a Siat, l’associazione degli analisti finanziari tecnico-quantitativi, che da oltre trent’anni studia i mercati finanziari attraverso l’analisi algoritmica, statistica, quantitativa e i modelli grafici, anche con il supporto dell’intelligenza artificiale e implementando la finanza comportamentale e la neuroeconomia.

"Il compito di SIAT ˗ spiega il Presidente Davide Bulgarelli - è quello di accompagnare il mondo della finanza in questa sua nuova fase di crescita lanciando e raccogliendo le sfide che ci riserva il futuro. Quest’anno vogliamo fare uno scatto ulteriore e ci dedichiamo, con grande enfasi, a un esperimento molto innovativo: analizzare in che modo e tramite quali percorsi il microbiota, la flora intestinale e il sistema immunitario contribuiscono a influenzare le scelte economico-finanziarie di un individuo".

Lo studio prende il nome di “SocioBiome: cibo motore per la mente”, e prevede una serie di test a computer, che rispetteranno i protocolli consolidati e gli standard dell’economia sperimentale e comportamentale. Il tutto si sviluppa in 2 eventi Trading Day Campus in programma per il 24 e 25 giugno all’ippodromo di San Siro, e il Trading Academy, in programma dal 3 al 5 settembre a Castelmonastero nei pressi di Siena. Oltre i test digitali verranno effettuati anche raccolte di campioni biologici dei partecipanti per andare ad approfondire la relazione tra meccanismi sociali, neurali e metabolici alla base del processo decisionale umano.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Per saperne di più su come la nostra mente influenza le nostre scelte, clicca qui