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Ferderlogistica, Merlo: “La ripresa è a rischio”

1 Ottobre 2021
- Di
Viola
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Tempo di lettura: 2 minuti

MERLO RIPRESA - Qualche giorno fa il Vicepresidente di Conftrasporto e Presidente di Federlogistica, Luigi Merlo, ha rilasciato oggi un’intervista a La Stampa. L'intervento mira a lanciare l’allarme sull’enorme carenza di autisti di camion a fronte dell’impennata della domanda di servizi di trasporto merci in arrivo nei porti italiani. Questa mancanza, a detta di Merlo mette a rischio la ripresa post crisi pandemica.

Grave mancanza di camionisti

Dopo due anni di crisi economica dovuta alla pandemia è giunto il tempo di pensare ad uscire dalla recessione economica che il Covid ha causato. I presupposti per farlo ci sono, ma rischiano di non essere realizzati. Infatti sta diventando sempre più difficile far uscire container e quindi merci dai porti, in Italia, ma non solo.

Il problema nasce dalla difficoltà di trovare camionisti in grado di trasportare le merci dai porti ai luoghi di destinazione. L’incremento della domanda di servizi di trasporto, per essere soddisfatto, richiede, secondo le stime, 20 mila camionisti. Un numero che sembra impossibile raggiungere, tant’è che invece che aumentare il numero degli impiegati, sta diminuendo.

In Italia infatti la maggior parte dei camionisti proviene dai Paese dell’Est, ma stando a quanto riferisce Merlo, i quali però oggi preferiscono rimanere a lavorare vicino casa. Questo perché, nell’ultimo anno, in Nazioni come la Romania, c’è stato un aumento dei volumi di produzioni e consumi che hanno portato ad un incremento del lavoro per i camionisti, con conseguente aumento di stipendio.

La situazione è problematica anche in Inghilterra, dove però ha giocato un ruolo importante la brexit che ha reso più difficile l’impiego di personale straniero. Ma le conseguenze che ciò ha generato sono peggiori che in Italia, per il momento.

Secondo Merlo il problema dei camionisti può ostacolare la ripresa

L’assenza di camionisti in Inghilterra ha fatto sì che si arrivasse alla carenza di benzina nelle stazioni di rifornimento e di latte sugli scaffali della piccola e grande distribuzione. In Italia ancora non se ne sentono gli effetti, ma potremmo arrivarci presto se la situazione non migliora velocemente.

A Genova riportano come la merce impieghi dai sette ai dieci giorni per lasciare il porto e questo ha delle ripercussioni sui costi finali dei prodotti. Coloro i quali hanno investito su macchine a metano, per seguire la scia della transizione ecologica cercando comunque di risparmiare, hanno avuto un’amara sorpresa. Nel giro di 12 ore il prezzo del carburante ecologico è raddoppiato. Questo però vale anche per tutto il resto del trasporto su strada che richiede il 15% in più rispetto a qualche giorno fa.

“Tutti extra costi che uniti ai rallentamenti dell’imbuto logistico, fanno perdere competitività all’Italia. Così rischiamo di giocarci la ripresa- dichiara Merlo”

L’idea di Merlo per non frenare la ripresa

“È necessario l’intervento urgente del governo. Basterebbe abbattere il costo delle patenti per la guida dei camion, così da aumentare il numero di camionisti. E poi per evitare che sulle banchine continuino ad accumularsi i container, serve la deroga alla circolazione anche nei week end”.

Per conoscere altri carburanti ecolgici oltre al metano citato, clicca qui

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