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Medaglia olimpica: quanto vale

4 Agosto 2021
- Di
Viola
Tempo di lettura: 3 minuti

MEDAGLIA OLIMPICA - Dopo un anno in più di attesa finalmente si sono aperti i giochi olimpici di Tokyo 2020. Atleti provenienti da ogni parte del mondo, anche dalle terre più remote, si sfidano in molteplici discipline per guadagnarsi il titolo di campioni. Alla fine dei giochi olimpici estivi verranno celebrate 339 cerimonie di premiazione con consegna di medaglie. Aggiudicarsi una medaglia vuol dire entrare a far parte dell’olimpo del proprio sport per tutti, per altri vuol dire anche ricavarne vantaggi economici.  Il comitato olimpico internazionale, infatti, non prevede alcuna remunerazione monetaria collegata alla medaglia olimpica, ma alcuni comitati nazionali invece sì. Le differenze fra nazione e nazione sono considerevoli, vediamole insieme.

Ogni nazione attribuisce un valore monetario diverso alla medaglia olimpica

La fiamma Olimpica ha, con un anno di ritardo, illuminato lo stadio di Tokyo e i giochi olimpici hanno finalmente avuto il via ufficiale. Gli atleti si sfidano a colpi di sport in 51 discipline differenti per un totale di 339 eventi che andranno ad assegnare altrettante medaglie d’oro (anche qualcuna in più in caso di parimeriti). Per ognuno di loro salire sul gradino più alto del podio vuol dire realizzare il sogno di una vita rincorso a suon di sacrifici e rinunce, con forse alcune gioie raccolte lungo il percorso, ma nessuna paragonabile. Per alcuni di loro però ricevere una medaglia però vuol dire anche ricevere una ricompensa monetaria.

Una ricerca del National Olympic Committees ha rivelato che un atleta di Singapore che si aggiudica una medaglia riceverà 620.627€ per l’oro, 310.735€ per l’argento e 154.946 per il bronzo. Queste cifre sono tassate e ogni medagliato che le riceve è tenuto a restituirne una parte alle associazioni sportive nazionali. Anche i premi in denaro che ricevono i medagliati italiani sono tassani e del 42% addirittura, poiché le cifre indicate sono al lordo. Il CONI, inoltre, si aggiudica il quarto posto mondiale per ricompense in denaro con 179.367€ per l’oro, 90.105€ per l’argento e 59.789€ per il bronzo.

Non tutti i ricavi di una medaglia vengono però dai comitati olimpici nazionali. Per molti atleti, specialmente coloro che praticano uno sport più famoso, come calcio, basket e nuoto, possono fare affidamento anche sugli sponsor. Questi ultimi però spesso vengono garantiti dai comitati olimpici stessi, come nel caso di Norvegia, Gran Bretagna e Svezia, che tramite associazioni ad hoc garantiscono incassi diluiti in anni sotto forma di sponsorizzazioni, investimenti e incentivi finanziari.

La situazione italiana

Le cifre che oggi il CONI promette ai medagliati italiani non sono le stesse che dava nelle quattro edizioni di Giochi precedenti. A spiegare il perché è lo stesso presidente Malagò.

"Su idea di Carlo Mornati, che ho volentieri recepito, la Giunta ha deliberato che, dopo quattro Olimpiadi in cui sono rimasti inalterati, aumenteremo i premi del 20% lordo, da 50 mila a 60 mila euro per il bronzo, da 75 mila a 90 mila per l’argento, da 150 mila a 180 mila per l’oro. Un atto dovuto verso gli atleti che in questo anno hanno fatto tanti sacrifici".

I sacrifici gli atleti olimpionici però non li hanno fatti solo nel corso di questi anni ma durante tutta la strada per arrivare fino a qui. Praticamente tutti gli sport presenti ai Giochi Olimpici non sono riconosciuti come professionisti. Ricevere uno stipendio diventa così molto complicato. Per potersi mantenere praticando sport la maggior parte degli atleti italiani deve entrare a far parte di un gruppo delle forze armate o di Stato. Ad accoglierli e stipendiare ci pensano ad esempio Fiamme Oro (Polizia di Stato), Fiamme Gialle (Guardia di Finanza), ma anche l’Esercito e l’Aeronautica, per citarne alcune. All’interno di queste realtà gli atleti vengono pagati in base al proprio grado. Le cifre di partenza possono aumentare o salendo di grado oppure riuscendo ad ottenere proprio dei riconoscimenti sportivi importanti.

Oltre i successi ottenuti a fare la differenza maggiore sono le sponsorizzazione e in questo caso a rimetterci sono gli atleti delle cosiddette discipline minori, i quali hanno solo le Olimpiadi per risplendere e che spesso sono quelli che ci regalano le gioie più grandi.

Nessuna ricompensa è più grande della realizzazione di un sogno

Vincere una medaglia ai Giochi Olimpici è un sogno che tutti abbiamo nel cassetto, anche chi non ha mai praticato uno sport. Ogni volta che un nostro connazionale sale sul podio, specialmente se su quello più alto, è un po’ come se ci fossimo anche noi a condividere quella gloria. Se noi, seduti comodamente davanti alla tv possiamo provare questo tripudio di emozioni figuratevi cosa possono provare loro e quanto possano sentirsi appagati per tutti i sacrifici che hanno dovuto affrontare nel corso delle loro vite. Nessuna ricompensa monetaria, grande o piccola che sia, potrà valere più della soddisfazione di vedere le proprie fatiche ripagate.

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