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È ufficiale la manovra ‘Salva-calcio’

28 Dicembre 2022
- Di
Viola
Stadio di calcio pieno di tifosi
Tempo di lettura: 3 minuti

A pochi giorni dalla data limite è stata discussa e approvata con il voto di maggioranza la legge di bilancio. Al suo interno è presente anche una manovra dal nome ‘Salva calcio’ che ha raggiunto l’approvazione. Vediamo insieme cosa prevede e come è stata accolta. 

Cosa prevede la Manovra ‘salva calcio’

Come molte aziende in Italia e nel Mondo, anche le società di calcio di Serie A hanno peggiorato la loro situazione finanziaria negli anni del Covid arrivando a contrarre alti debiti con il fisco. Le ricerche fatte parlano in totale di cifre che si aggirano intorno ai  889 milioni di euro. 

Lo Stato avrebbe dovuto riavere indietro queste somme il 22 dicembre, ma la maggior parte dei club non è stata in grado di trovare. Lo Stato è quindi intervenuto per dare più tempo alle società per ripagare i propri debiti. Inizialmente la manovra pensata per questo scopo sarebbe dovuta essere inserita all’interno del Decreto Aiuti quater, ma è stata poi eliminata per essere inserita rivisitata all’interno della Legge di Bilancio 2023. 

La manovra salva calcio arriva a equiparare le società di calcio alle altre imprese presenti in Italia tanto che inizialmente avrebbe dovuto riguardare tutte le imprese, mentre nella sua versione definitiva riguarda solo società, associazioni e federazioni sportive. 

Così facendo permette ai club di Serie A di pagare IVA e ritenute in 60 rate mensili spalmati su 5 anni. Le prime tre rate dovranno però essere versate entro il 29 dicembre. Questa dilatazione dei pagamenti però non sarà gratuita. Infatti le rate saranno soggette a una maggiorazione del 3%. 

Le contestazioni della politica alla manovra ‘salva calcio’

L’approvazione della norma non è stata però accolta bene e sta facendo discutere. L’obiezione maggiore che viene fatta riguarda il fatto che questa manovra andrebbe in favore solamente dei club professionisti che hanno nel tempo contratto i debiti maggiori. Inoltre andrebbe togliere allo Stato denaro che invece potrebbe essere investito in altri progetti come il taglio del cuneo fiscale e la norma sulle pensioni. 

Tra i contrari al progetto si inseriscono i nomi di Abodi, Ministro dello Sport e Giorgetti all’Economia che ha commentato così: 

“I club avranno accesso allo stesso trattamento delle altre aziende”. 

“Trovo scandaloso – scrive sulla sua e-news il leader di Italia Viva Matteo Renzi – che in una manovra che aumenta il costo di benzina e sigarette si ripianano i problemi di bilancio delle squadre di Serie A”. 

Di avviso simili anche Alessandro di Battista: 

“Io sono laziale. Ma l’emendamento di Lotito per spalmare i debiti è una vergogna. L’economia sta andando a picco e si pensa a spalmare i debiti delle squadre di calcio”.

L’ex pentastellato nomina Claudio Lotito, perché è stato proprio il senatore di Forza Italia e presidente della Lazio, il maggior sostenitore della manovra. A La Stampa qualche giorno fa dichiarava: 

“Non vogliamo regali, favori. Lo sport è l’unica categoria merceologica che non ha ricevuto nemmeno un ristoro, a parte i rimborsi sui tamponi, capirai… Il cinema ha avuto una prima tranche di 800 milioni a fondo perduto, poi altri 200 da questo governo. Sono più i danni per un cinema chiuso o per uno stadio chiuso? Eppure lo sport non chiede soldi a fondo perduto”.

La nota diramata dall’Agenzia delle Entrate 

"Il disegno di legge recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, approvato dalla Camera dei Deputati il 24 dicembre 2022, contiene all’articolo 1, commi 160 e 161, disposizioni sulla rimessione in termini dei versamenti di alcuni tributi, sospesi per gli enti di promozione sportiva e le associazioni e società sportive professionistiche e dilettantistiche che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato e operano nell’ambito di competizioni sportive in corso di svolgimento, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2020, scaduti il 22 dicembre 2022, relativamente ai quali si forniscono di seguito le istruzioni per la compilazione del modello F24".

I versamenti delle ritenute alla fonte, comprensive di quelle relative alle addizionali regionale e comunale, e dell’imposta sul valore aggiunto, dovranno essere effettuati dai soggetti interessati, tramite modello F24, utilizzando i codici tributo ordinari e indicando i periodi di riferimento originari entro il 29 dicembre 2022 ovvero in sessanta rate di pari importo, con scadenza delle prime tre rate entro la stessa data e delle successive rate mensili entro l’ultimo giorno di ciascun mese a decorrere da gennaio 2023".

In caso di pagamento rateale è dovuta una maggiorazione del tre per cento delle somme complessivamente dovute, che dovrà essere versata per l’intero importo contestualmente alla prima rata utilizzando il codice tributo “1668” e indicando l’anno di riferimento “2022”".

I debiti con l'Erario di alcuni club di Serie A

Le square che maggiormente giovano dall'approvazione della manovra sono certamente i grandi club. Nel dettaglio abbiamo, secondo quanto riportato da Calcio e Finanza, i debiti delle varie società ammontano a:

50 milioni Inter;

40 milioni Lazio;

38 milioni Roma;

30 milioni Juventus;

25 milioni Napoli.

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