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Ma possibile che non si capisca l’importanza di avere giovani in azienda?

27 Settembre 2021
- Di
Rossano
Tempo di lettura: 3 minuti

GIOVANI AZIENDA - Ma possibile che non si capisca l’importanza di avere giovani in azienda? Il confronto tra idee è ciò che spinge il miglioramento. La presenza di diverse figure professionali permette di avere un continuo scambio di vedute. Ma è importante però avere anche eterogeneità in termini di età così da poter contare sul idee sempre fresche e innovative rese concrete da anni di esperienza diretta sul campo. Purtroppo però questo è un concetto che non sempre viene compreso e i dati lo dimostrano.

La crisi occupazionale giovanile

All’interno di un’azienda per far sì che questa cresca e si migliori costantemente è necessario che ci sia un continuo scambio di opinioni e di idee. Il confronto costruttivo permettere di mettere sotto gli occhi di tutti le possibilità in gioco e valutare criticamente quali funzionano, quali no e quali possono essere implementate. Se nel gruppo di lavoro però si trovano solo ed esclusivamente persone molto simili tra loro, per competenze, età e genere, ad esempio, non è semplice individuare punti di vista differenti.

I dati relativi alla crisi occupazionale dimostrano come donne e giovani siano coloro che più difficilmente trovano un impiego. Il problema però non è la crisi economica seguita alla pandemia da Covid-19, poiché i dati erano allarmanti già nel 2019. Infatti Il tasso di disoccupazione per la fascia di età 15-24 anni è arrivato a 29,4%. Il numero fa ancora più paura quando ci si rende conto che è esattamente tre volte maggiore rispetto al 9,8% relativo al il tasso di disoccupazione registrato a livello nazionale per l’intera popolazione dai 15 ai 64 anni. Con questi dati l’Italia non si trova ultima nella classica dell’Unione Europea solo perchè Spagna e Grecia fanno peggio.

Giovani non assunti in azienda perché ritenuti non competenti

Ad oggi sono state introdotte politiche che incentivano l’assunzione di personale giovane all’interno delle aziende ma non funzionano. Il loro fallimento non sta negli incentivi che promettono, ma nelle differenti prospettive che si trovano ad avere giovani e mercato del lavoro.

Secondo l’opinione pubblica infatti i giovani o non hanno le competenze necessarie per trovare velocemente un impiego degno di questo nome, oppure chiedono una retribuzione non consona alla loro esperienza. Forse però sono considerazioni troppo semplicistiche. Infatti secondo i dati OCSE nel mercato lavorativo ben il 40% dei lavoratori ha competenze non riconducibili all’impiego che ricopre. Questa percentuale si divide poi equamente tra coloro che sono sovra-qualificati e coloro che sono sotto-qualificati. Ciò implica che la piaga delle competenze non riconosciute colpisce in egual modo giovani ed esperti. Quindi non è qui che sta il problema. Forse e, ripeto forse, nel mondo lavorativo non c’è la capacità molto spesso di guardare avanti e quindi non si ha nemmeno la voglia di investire in un progetto a lungo termine, capace di dare ottimi risultati, ma con il tempo.

I giovani sono un valore aggiunto dell'azienda

Tutte le considerazioni precedenti sono sacrosante, ma avere diversificazione all’interno del proprio ambiente lavorativo è vitale per la crescita. Un’azienda che riesce a far lavorare insieme giovani e non ha solo da guadagnare. Perché ha la possibilità di avere da una parte entusiasmo, voglia di fare ed idee nuove e fresche e dall’altro ha una componente più matura che, grazie alle sue esperienze sa come queste proposto possono funzionare nel migliore dei modi. Questa sinergia viene spiegata molto bene una mia carissima collega, Cristina Giotto, nell’intervento a Lugano Living Lab, in cui affronta anche il tema del divario generazionale:

“In questo momento epocale è necessario dare fiducia ai giovani, che non sanno solo pigiare un bottone, ma sanno fare veramente tanta roba. Sono ragazzi di valore che forse è vero magari si esprimono molto di più con la tecnologia ma sanno veramente fare, e fare bene. Devono avere un'opportunità per lavorare in aziende dove possano portare un valore incredibile, un know-how veramente grande. Il confronto-scontro tra generazioni può essere un valore aggiunto. Io veramente mi auguro che le aziende diano fiducia ai ragazzi e che possano veramente portare una ventata di innovazione e di competenze.”

Per sapere quali altri benefici può avere un'azienda, clicca qui.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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