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Inflazione in arrivo: proteggere cash e depositi

6 Aprile 2021
- Di
Oliver
Inflazione in arrivo: proteggere cash e depositi
Tempo di lettura: 3 minuti

INFLAZIONE CASH DEPOSITI -  La crisi sanitaria che tutto il mondo sta attraversando da ormai un anno ha creato numerose crisi conseguenti. Una di queste riguarda l’economia e il mondo dei mercati.  Dietro l’angolo è appostata l'inflazione da cui dobbiamo proteggere i nostri cash e depositi. Oliver Camponovo, analista finanziario, ci spiega cosa sta succedendo.

Similitudine tra oggi e il primo dopo guerra

È probabile che a breve le economie mondiali si confronteranno con una “iper inflazione”, che farà registrare un innalzamento, soprattutto, dei prezzi dei generi alimentari.

L’attuale periodo economico ha diverse similitudini strutturali con la situazione post Prima Guerra Mondiale. Essa era rappresentata da nove anni di espansione della massa monetaria e un anno di iper inflazione nel 1923.

L’estremo Quantitative Easing (QE) implementato dalla FED (e dalla BCE, BE, BJ, e BNS) quale conseguenza del Covid19 (ma iniziato nel 2010 a supporto dell’economia post subprime) ha creato le basi perfette per una versione 2.0 della tragedia economica del 1923.

Il ruolo della FED sul gioco dell’inflazione

La chiave di lettura si trova nei seguenti grafici, il primo dei quali mostra il totale de-couple in atto fra stock di massa monetaria M2 messo in circolo dalla FED e relativa velocità di trasmissione.  Il secondo mostra il balzo da un anno all’altro delle dinamiche di velocity e inflazione vissute nella Repubblica di Weimar fra il 1918 e il 1919.

Per anni la FED ha rincorso l’obiettivo “totem” del 2% di inflazione attraverso politiche espansive senza precedenti. Adesso la Fed (e di riflesso le principali Banche Centrali del mondo) sarebbe alla porta di un drammatico contrappasso dantesco. Si trova infatti costretta  a fronteggiare quasi senza soluzione di continuità l’esatto opposto: l’iper-inflazione.

A complicare il quadro ci pensa anche la FED che starebbe agendo proprio per stimolare un aumento più rapido dell’inflazione anche acquistando TIPS e vendendo la parete lunga della yield curve (20+).

L’inflazione e le sue conseguenze per gli investitori, i loro chash e depositi

Ma a livello pratico per un investitore cosa rappresenta l’inflazione? E perché è così temuta dal mercato?

  • Per il mercato obbligazionario un aumento dell’inflazione significa anche un aumento dei tassi a lungo termine. Questo porta quindi una perdita di valore per le obbligazioni più esposte, quelle a duration lunga.
  •  Per il mercato azionario un aumento dell’inflazione significa anche un aumento del WACC (Weighted average cost of capital), quindi un tasso di sconto maggiore sui modelli di valuation. Ciò implica anche una riduzione del prezzo oggi. In questo senso interessante è l’intervista a Cathie Wood (ARK Invest – 21/2/2021 CNBC) che sottolinea come un eventuale aumento dei tassi e dell’inflazione potrebbe portare ad un reset dei prezzi in particolare nel settore growth e tech.
  • Per la volatilità un aumento dei tassi potrebbe anche portare ad un aumento della paura e quindi della vola stessa. Il mercato è agitato, schizofrenico e rischia di diventarlo ancora di più.

Questa inflazione è un vantaggio o uno svantaggio per il cash e i depositi?

Considerato quanto sopra come si può sfruttare un aumento dell’inflazione a proprio vantaggio? Analizziamo questo caso:

  • Per la parte obbligazionaria nel mio deposito privato ho venduto le obbligazioni con scadenza superiore ai 4 anni.
  • Per la parte obbligazionaria ho acquistato fondi obbligazionari short term high yield (durata massima 1 anno).

Importante per questa asset class è che i tassi aumentino in modo graduale e non violento. Così si permette un reinvestimento regolare senza fenomeni di illiquidità. Ciò invece è avvenuto nel marzo 2020 (riteniamo però questa possibilità relativamente bassa, considerato l’intervento delle banche centrali).

Proseguiamo
  • Per approfittare della salita dei tassi sulla parte lunga della curva ho acquistato posizioni short sulla parte lunga della curva dei tassi sia in EUR che USD.
  • Ho anche acquistato TIPS in USD e EUR.
  • Nel mercato equity invece ho acquistato azioni value sottovalutate principalmente nel settore alimentare e commodities che dovrebbero beneficiare di un aumento generalizzato dei prezzi e ho venduto le azioni tech cresciute esponenzialmente a seguito del lockdown…
  • Sempre nel mercato equity ho acquistato una esposizione al mercato asiatico in quanto ritengo (come anche Ray Dalio ed altri) possibile a seguito di un cambiamento strutturale globale e un favorevole sviluppo economico con importanti ridistribuzioni produttive e di ricchezza verso l’Asia.
  • Ho iniziato a ridurre le mie posizioni in crypto prendendo profitti come anche la posizione in leva su Argento.
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