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Il mercato segue gli influencer

24 Giugno 2021
- Di
Viola
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Tempo di lettura: 4 minuti

MERCATO INFLUENCER - Il mondo dei social network è sempre più presente nella vita della maggior parte di noi, della generazione boomer ai più giovanissimi. Se praticamente tutti hanno almeno una pagina social, non tutti riconoscono l’influenza che hanno nelle nostre vite. Per capire quanto è grande la loro forza basta pensare all’importanza che stanno dando loro molti brand. Gran parte delle aziende sta cominciando a scegliere i loro ambassador in base al numero di seguaci social e sta investendo sempre più in pubblicità sulle piattaforme di condivisione online piuttosto che su spot pubblicitari. Le persone prescelte a fare pubblicità sui social riescono a ottenere guadagni tali da mantenere una famiglia e costruisci intorno una vera professione: l’influencer.

Chi sono gli influencer?

Con il termine influencer si indica tutti coloro con il potere di appunto influenzare le le decisioni di acquisto degli altri. Nel caso dei social essi solitamente si rivolgono a un segmento di mercato ben preciso, diverso per ognuno di loro. La forza degli influencer, rispetto alle pubblicità a cui siamo abituati, punta al rapporto di fiducia e di vicinanza tra il personaggio e il pubblico.

La loro figura lavorativa è a oggi talmente affermata che è già possibile suddividerli in categorie in base a diversi criteri:

Numero di Followers

  • Mega-Influencer
  • Macro-Influencer
  • Micro-Influencer
  • Nano-Influencer

Per tipologia di contenuto

  • Blogger
  • YouTubers
  • Podcaster
  • Social

Livello di influenza

  • Celebrità
  • Opinion leader

A prescindere dalla categorizzazione essi sono arrivati ad attirare l'attenzione grazie alla qualità e l’originalità dei contenuti che pubblicano nei loro canali. Il numero di followers è importante, ma anche la loro capacità di comunicare. Questo perché quello che importa davvero ad un’azienda è che il numero di followers si trasformi in entrate economiche e se non sei capace di interagire in maniera efficace con il pubblico che ti segue questo non avviene.

I dati che dimostrano quanto il mercato è pilotato dagli influencer

Sono molte le aziende, dalle più note alle emergenti, che investono sugli influencer, perché hanno testato che così la promozione del loro prodotti o servizi raggiunge un numero considerevole di persone. Inoltre l’accesso diretto dai canali social di un influencer al sito e-commerce permette di ottenere dati analitici più efficaci sul mercato interessato ai prodotti. Questa è una cosa che può sembrare secondaria, ma invece per i brand è fondamentale. Tali dati permettono infatti all’azienda di ricevere informazioni importantissime per la preparazione anche delle campagne future in modo che siano più mirate.

Ma torniamo a vedere come il mercato vede gli influencer e li considera. Questo è possibile farlo grazie all’indagine svolta dall’Osservatorio Influencer Marketing (OIM) realizzata da Ipsos. I dati raccolti, riferiti ad un campione di mille italiani con età compresa tra i 16 e i 54 anni, dicono che:

  • il 68% degli italiani segue i social influencer, percentuale che sale all’82% nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni;
  • il 65% degli utenti è molto attivo sui social;
  • il 40% di persone presenti sui social usa i propri spazi anche per condividere contenuti di natura pubblicitaria;
  • il 38% degli utenti commenta spesso foto e post social;
  • il 74% delle donne segue sui social i canali ufficiali dei brand e personaggi celebri, volti noti del mondo dello spettacolo e web star;
  • il 49% degli utenti segue sui social network personaggi meno noti al grande pubblico ma che, comunque, trattano regolarmente di temi di interesse.

Il caso Ronaldo e Coca-Cola come esempio di impatto sui mercati da parte degli influencer

Il mercato non trova solo giovamento dagli influencer, anzi può anche soffrire per colpa loro. Questo è il caso dell’episodio di Cristiano Ronaldo agli Europei di calcio 2020. Il termine influencer associato al nome di CR7 non è sbagliato, perché anche egli ha cominciato da tempo a supportare i propri sponsor con campagne social. Per chi non ne fosse al corrente, durante la sua prima conferenza agli Europei egli si è trovato con due bottiglie di Cola-Cola. Una volta sedutosi ha prontamente spostato le bottigliette e guardando i giornalisti davanti a lui ha preso un’altra bottiglia sua ed esclamato: “Acqua”.

Questo suo gesto è costato molto all’azienda Coca-Cola, infatti l’indomani ha perso circa 4 miliardi di dollari in valore di mercato. Il prezzo delle azioni della Coca-Cola è sceso, infatti, da 56,10 dollari a 55,22, un calo quindi dell′1,6%. Nei giorni successivi, ci sono state delle risposte da parte di altri giocatori anche un po’ scherzose al gesto di Ronaldo, ma il marchio, seppur con una leggera ripresa, non è ancora tornato ai livelli precedenti.

Il pubblico degli influencer deve essere più tutelato

Non sta a noi giudicare se il comportamento tenuto da CR7 sia stato corretto oppure no, però quello che ci interessa è proprio studiare il caso degli influencer. La loro professione è vista dalle nuove generazione come una vera e propria aspirazione, al pari della modella, dell’attore, del medico etc… Infatti come ci sono molte aziende che si affidano agli influencer ce ne sono altrettante che li formano, per avere nuove generazione più preparate a svolgere questo lavoro.

Come si forma la figura professionale però è altrettanto importante che venga formato il pubblico, perché in questi casi è molto più facile cadere in truffe o essere soggetti a pubblicità occulta. Infatti ogni tipo di pubblicità anche quella social deve essere segnalata in modo chiaro ed evidente, per dare modo al visitatore di essere pienamente consapevole di essere difronte ad una campagna di marketing.

L'influencer è davvero la professione del futuro o verrà presto rimpiazzata? Staremo a vedere.Per saperne di più si cosa il mercato ricerca, clicca qui.

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