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L’arte e gli investimenti inaspettati

3 Marzo 2021
- Di
Viola
Categorie:
L’arte e gli investimenti inaspettati
Tempo di lettura: 4 minuti

ARTE INVESTIMENTI - Spesso pensiamo che l’arte sia solo mero piacere, un qualcosa da ammirare, dove andare a ricercare le passioni più profonde nostre e dell’artista. Se si esce dalla poesia della forma artistica si scopre però che con l’arte si possono fare ingenti investimenti, a volte anche totalmente inaspettati. Lo sa bene Angelina Jolie

L’arte non la ferma neppure il Covid

Se il mondo dei musei e delle città d’arte è in crisi per le chiusure forzate a causa dell’emergenza sanitaria, il mercato dell’arte va avanti a testa alta. Del resto, lo fa da secoli. Nonostante l’altalenante situazione economica e finanziaria, infatti, esso resta un settore forte, che ha dimostrato di riuscire a gestire le turbolenze. A raccontarne lo stato di salute ci sono ormai numerosi volumi e studi di settore. Emerge chiaramente che il mercato dell’arte e dei collezionisti è molto cambiato nel corso dell’ultimo decennio, destando l’interesse di analisti, investitori istituzionali e banche.

Ne è venuta fuori un’immagine rinnovata, in cui l’arte non rappresenta più quel bene rifugio utilizzato per proteggersi da crisi finanziarie o momenti di pausa, ma un proficuo investimento. Attira sempre più interesse in un modo attento e intelligente per diversificare le proprie ricchezze.

Il mercato dell’arte ha trovato molti nuovi investitori

Questo nuovo slancio ha creato molti benefici per il mercato, reso vivace e globale da una più attenta professionalità, una maggiore trasparenza ed una più fruibile accessibilità di dati. La maggiore concentrazione degli scambi avviene sul mercato americano, circa il 40%, seguito dal Regno Unito con il 22% e dalla Cina, la new entry che ci sottolinea la sempre più grande attenzione asiatica verso l’arte. Si difende bene la Francia ed anche l’Italia, con importanti collezionisti attivi anche su piazze straniere.

Dare la giusta importanza all’arte significa primariamente tutelarla e valorizzarla, nel rispetto di tutti coloro che la amano e la promuovono, anche recuperandola e tesaurizzandola attraverso l’importante mestiere del mercante d’arte.

Gli investimenti hanno preso piega anche online

Più attivo si è reso il canale di vendita online, che nel 2020, per gli ovvi motivi della pandemia, ha toccato cime mai raggiunte, con numerose gallerie che si sono rapidamente riorganizzate con specifiche piattaforme e viewing rooms per facilitare il contatto con la clientela.

Un esempio è Sotheby’s che ha raggiunto un volume di fatturato pari a $2,5 miliardi, grazie ad oltre 250 aste che hanno registrato un tasso medio di venduto dell’80%. Dai dati che la Sotheby’s ha pubblicato si nota che una grande percentuale di acquirenti è nuova del settore. Infatti il 30% degli acquisti è stato effettuato da coloro che non l'avevano mai fatto prima, con un incremento anche del numero di giovani.

Da non dimenticare, infine, il sistema delle fiere che ha creato edizioni online in sostituzione di quelle cancellate, com’è avvenuto, per fare un esempio autorevole, per Art Basel (Hong Kong e Basilea).

Angelina Jolie grazie ad un investimento d’arte riceve un doppio regalo

Ebbene per rimarcare quanto finora detto, è notizia di questi giorni la vendita, presso la casa d’asta Christie’s di Londra, da parte della celebre attrice Angelina Jolie di un dipinto, realizzato da Winston Churchill e acquistato con l’ex marito Brad Pitt nel 2011. Il quadra è un pezzo unico poiché è stato l’unico dipinto realizzato dal premier britannico. La sua realizzazione risale al gennaio 1943 e fu donata da Churchill in persona al presidente americano Franklin Delano Roosevelt. L'opera dal titolo "La torre della moschea Koutoubia" è partita da una stima di 1.500.000 sterline ed è stata al centro di un'accesa gara al rialzo tra quattro collezionisti. Alla fine il nuovo proprietario pagò cinque volte il prezzo della stima.

Un quadro oggetto di numerosi investimenti

Negli anni il quadro è passato per numerose mani, ogni volta con cifre da capogiro fino a quando nel 2011 fu comprato da Brad Pitt come regalo per l’allora moglie. Dopo il divorzio della coppia la tela ad olio è entrato a far parte della Jolie Family Collection. Qualche settimana fa Angelina però ha deciso di mettere all’asta il dipinto del premier inglese senza avere la minima idea dell’investimento che ne sarebbe venuto. L’incasso infatti ha raggiunto 8.285.000 sterline, commissioni incluse (pari a 9.577.460 euro).

Numerose sono le opere d’arte da cui si sono avuti investimenti inaspettati

La storia de “La torre della moschea Koutoubia” non è l’unica del suo genere. Per fare esempi più recenti si può far riferimento a tutte le aste con protagoniste le opere di Banksy. Le opere dell’artista, per lo più di strada, segnano record su record per prezzi di vendita. L’ultimo record è stato segnato da "Devolved Parliament", che raffigura la Camera dei comuni di Westminster in cui i deputati sono tutti scimpanzé. il dipinto è stato venduto all'asta da Sotheby's di Londra a 11,1 milioni di euro. Con Banksy la sorpresa non riguarda tanto quanto si può ricavare dalla vendita dell’opera quanto se poi entreremo in possesso o meno della stessa. Iconico è l’episodio della raffigurazione della "Girl with Balloon", che si è autodistrutto nel momento esatto in cui è stato aggiudicato il pezzo all’asta.

Si può investire nell'arte ma non sempre fila tutto liscio

Questo ci insegna che l’arte può generare dei grossi investimenti, ma può nascondere insidie dietro ogni angolo, data l’ecletticità dei suoi protagonisti. Altro dato da non sottovalutare è il pericolo di truffe, legato specialmente alla possibilità di imbattersi in falsi. Se sei interessato al mondo degli investimenti d’arte e vuoi sapere come proteggerti dai falsi e in quali rischi puoi incorrere, ti consigliamo questo approfondimento.

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