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17 goals ONU dal punto di vista delle aziende

1 Aprile 2021
- Di
Hamid
Tempo di lettura: 3 minuti

17 GOALS ONU - Nel 2020 l’onu ha stilato i 17 goals che si dovrebbero raggiungere entro il 2030. Essi infatti fanno parte dell'Agenda2030. Non solo gli stati sono chiamati ad impegnarsi sul raggiungimento di questo obiettivo, ma anche ognuno di noi. Abbiamo chiesto ad Hamid-Reza Khoyi, revisore di conti e sensibile al tema ambientale, come le aziende possano mettere in campo questi goals, e come questi influiscono nella sua professione.

Hamid-Reza Khoyi, cosa ne pensi dei 17 goals che le nazioni unite hanno indicato come obiettivi da raggiungere?

Ritengo che sono degli obiettivi che tutti dovremmo tenere presente. In particolar modo le aziende sia per il bene del pianeta, sia per i vantaggi economici che l’azienda trarrà dal rispettare questi goals.

Perchè le aziende trarranno beneficio dal raggiungere i 17 obiettivi?

Perché i clienti o possibili tali presteranno molta attenzione al comportamento dell’azienda. Le persone sensibilizzate alla sostenibilità saranno sempre più e avranno interesse a relazionarsi con aziende che operano bene in questo campo. Maggiori saranno gli obiettivi seguiti maggiori saranno i numeri di clienti interessati a fare affari con l’azienda.

Lo stesso concetto si può traslare anche in campo finanziario?

Certamente. Gli investitori del futuro saranno sempre più persone appartenenti alla generazione z che è molto sensibile al tema della sostenibilità. Nella valutazione di un investimento per loro sarà molto importante vedere quali sono i goals che il progetto da valutare ha deciso di mettere in atto e come.

E’ importante che un’azienda riesca a mettere in atto tutti e 17 i goals?

Be’ sarebbe bello, ma molto difficile. Anche perché i goals sono 17 ma dettagliati 169 sottobiettivi. Quello che un’azienda deve fare, a mio avviso, è delineare quali sono gli obiettivi sui quali lavorare e individuare delle strategie concrete per farlo.

 Vista l’attuale situazione delle aziende ritiene che siano progetti attuabili in quanto tempo?

Credo che siano tutte cose realizzabili a medio-lungo termine. La cosa più importante da fare è sicuramente individuare gli obiettivi da raggiungere e stabilite politiche concrete di adeguamento.

Quali sono esempi di adattamenti concreti che un'azienda può adottare?

Ce ne sono molti e alcuni ce li ha indicati proprio la pandemia da coronavirus. Le aziende potrebbero partire istituendo un parco macchine aziendale, valutando anche i prodotti ibridi o elettrici. Le aziende potrebbero dare degli incentivi ai propri lavoratori per usufruire dei mezzi pubblici per raggiungere il luogo di lavoro. Dove possibile potrebbe essere incentivato lo smart working anche in futuro. Effettuare una scelta ponderata di quali siano i viaggi fuori sede davvero necessari e quali invece possono essere evitati.

Importante, in caso di adeguamento degli uffici o degli stabilimenti lavorativi optare per luoghi sostenibili, che si alimentano con fonti di energia rinnovabile ad esempio. Da non sottovalutare è anche la scelta dei fornitori con un’elevata impronta sostenibile, che quindi a loro volta seguono i 17 goals dell'ONU.

A livello economico che impatto hanno questi adeguamenti per l'azienda?

Sicuramente in un primo momento le aziende si troveranno a dover sostenere costi più elevati, ma ritengo che già nel breve-medio termine riusciranno a trarre benefici, anche economici, da questa scelta. Questo soprattutto nell’ottico di quello che dicevamo prima riguardo alle scelte dei clienti e degli investitori. Maggiori e migliori saranno gli obiettivi raggiungi maggiori saranno i benefici che riuscirà l’azienda a ottenere rispetto ai competitors.

Lei è un revisore di conti, come si inserisce in suo lavoro in questo aspetto?

A mio avviso i revisori oltre a certificare la parte finanziaria dei conti in futuro dovranno certificare il raggiungimento degli obiettivi che le aziende hanno definito per lo sviluppo sostenibile. Avremo il compito di segnalare gli indicatori di riferimento ai nostri clienti e valutare in base ai loro riferimenti in quale direzione sta andando l’azienda. Questo aspetto sarà molto importante anche per suggerire ai nostri clienti se si sta lavorando nel verso giusto oppure se c’è bisogno di rivedere le strategie da intraprendere. Questo ci porta ad un full print economico, grazie al quale possiamo aiutare l’azienda a lavorare sulla riduzione dell’emissione che genera la loro attività. Sono tutti fattori misurabili e quindi dati che la mia figura professionale è in grado di certificareSecondo lei in futuro ci sarà una nuova figura professionale che si occuperà di questo aspetto oppure potranno essere i revisori di conti ad occuparsene?

Sicuramente potrebbe nascere una figura professionale più specializzata in questo settore, ma io la ritengo una sfida interessante per la nostra professione e credo che sia un treno su cui vale la pena salire come revisori.Per saperne su soluzioni ecosostenibili

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